In montagna e in generale nel bosco si possono trovare pericoli di diverso tipo e livello.
Terreno scivoloso, nebbia, freddo, vento a raffiche e temporali sono alcuni degli eventi che possono risultare pericolosi su questo territorio. Molto importante è la prevenzione, ci sono alcuni strumenti come: consultare i bollettini meteorologici, saper interpretare le mappe escursionistiche, utilizzare calzature e abbigliamento adeguato, seguire i sentieri e i percorsi segnalati.
Utilizzare un equipaggiamento adeguato: buone calzature, indumenti tecnici, viveri e bevande a sufficienza, all’occorrenza attrezzatura tecnica e piccolo kit di primo soccorso rendono l’escursione più sicura. Si ricorda che indossare pantaloni lunghi e scarponcini può proteggerti da insetti, zecche e vipere.
In ogni caso, è più sicuro camminare in compagnia oppure eventualmente lasciare detto ai conoscenti – l’itinerario previsto.
Altri potenziali pericoli possono essere quelli legati alle intossicazioni o agli avvelenamenti causati dall’ingestione di erbe, bacche o funghi (per i quali è tra l’altro necessario il permesso di raccolta). Non raccogliere o assaggiare nulla se non si ha la conoscenza adeguata o non si è con persone qualificate.
Gli animali selvatici hanno paura dell’uomo così come dei cani e la nostra presenza potrebbe terrorizzarli. Quindi non tentare di avvicinarti troppo, se avvisti un animale osservalo da lontano rimanendo sulla strada o sul sentiero che stai percorrendo.
È assolutamente vietato dare da mangiare agli animali; sanno reperirlo autonomamente e il nostro comportamento, anche se in buona fede, potrebbe risultare loro dannoso o addirittura fatale. Mantieni il tuo cane al guinzaglio, anche se il cane è ubbidiente, spesso l’istinto può spingerli a rincorrere, e persino uccidere, gli animali selvatici. Inoltre, il loro incontro con i selvatici può diventare veicolo di parassiti e malattie, talvolta pericolose anche per l’uomo.
In caso di incontri con cuccioli di animali come cervi o caprioli, o con animali feriti è importante evitare di toccarli, non solo perché potrebbero trasferire malattie e parassiti, ma anche perché avvicinandoci potremmo spaventarli, peggiorare la loro situazione o addirittura venire attaccati. È possibile contattare al 112 il Corpo Forestale Provinciale.
Fai della Paganella è indicata come zona di transito dell’orso. L’orso è per natura un animale cauto e diffidente, specialmente con l’uomo. Si comporta solitamente in modo schivo e timoroso e, come la gran parte degli animali selvatici, preferisce evitarlo. L’orso non attacca, se non è in qualche modo provocato. Una regola fondamentale per evitare incontri troppo ravvicinati è rimuovere il fattore sorpresa: un orso può sentirsi minacciato, se si appare improvvisamente prima che esso abbia avvertito la presenza umana e potrebbe reagire in maniera difensiva. [ CONSIGLI UTILI ]
Non lasciare sul posto i rifiuti, riportali sempre con te, troverete pochissimi cestini per la raccolta della spazzatura, questo perché la loro presenza comporterebbe una serie di problematiche: potrebbero essere ribaltati o rovistati dagli animali selvatici, sparpagliando di conseguenza i rifiuti. Se sei un fumatore, non gettare a terra i mozziconi.
112 e app “Where Are U”
Ti consigliamo di scaricare “Where Are U” l’app ufficiale del Numero Europeo dell’Emergenza 112.
Essere individuati è fondamentale per inviare i soccorsi più rapidamente e con più precisione: Where Are U lo fa per te, inviando automaticamente la tua posizione all’operatore 112 che sta gestendo la tua emergenza.
Se non puoi parlare, seleziona “chiamata silenziosa” o “chiamata + chat” e indica il tipo di intervento che di cui hai bisogno. L’operatore saprà come gestire al meglio la chiamata e se hai fatto richiesta di chat sarai ricontattato.
L’App è disponibile per smartphone iOS, Android e Windows Phone. La trovi su Apple App store, Google Play Store o Windows Phone App Store.